Alessandro e Alexandros

Alessandro, figlio di Katherina Mathas, mia connazionale, aveva 8 mesi a marzo. Il mio Alexandros all’epoca ne aveva solo 2 mesi di vita. E oggi ha un paio di mesi in piu dal piccolo e sfortunato Alessandro, suo omonimo. E quasi quasi si somigliano. Gli occhi blu che sorridono. I cappelli da pulcino, dritti. Alessandro era piu bruno. Alexandros e’ piu’ chiaro. Il ciuccio sempre in bocca, tutti e due.

Un bambino a questa eta’ e’ talmente tenero che non ti viene manco di sgridarlo. Neanche quando combina dei guai. Neanche se sta piangendo a dirotto (capita!). Neanche se sta sveglio tutta la notte. Anzi, in verita, pensi quanto sono fortunata di averlo! E se si ammala, pensi: oddio fai che torni sano e non mi lamentero mai piu delle notti insonni, della stanchezza, di niente!!

Ma la vita riservava ben altro per il piccolo Alessandro. Lui non e’ stato consolato quella notte. Anche se stava senza mangiare per 24 ore a quanto pare. E’ stato seviziato e ucciso dalla madre e il compagno. I due erano strafatti di cocaina e non lo sopportavano. E dopo il delitto – si legge nella cronaca – cercavano di buttare le colpe l’una sull’altro. Ora leggiamo che lei e’ di nuovo indagata. Mentre il compagno ha preso 26 anni di reclusione. La madre di lui e’ svenuta in aula. Ma mi chiedo: non e’ svenuta quando ha saputo cosa aveva fatto suo figlio. Ora aiuta poco svenire.

A me sinceramente 26 anni sembrano pocchi. Ci si puo drogare quando si e’ adulti. Ma uccidere i bimbi perche piangono di fame, no!