I giorni dell’abbandono

I giorni dell’abbandono: Ottimo film. Struggente, malinconico, con una sua morale. l’interpretazione di Margherita Buy è strepitosa. Il dolore può portare anche alla follia ma la vita ti chiama e alla fine trovi il coraggio di risponderle. Il film insegna che spesso sono i ruoli che ricopriamo a costituire le uniche vie d’uscita e c’è sempre una luce anche quando pensiamo di non potercela fare. Storia di una donna fragile, di un percorso, di un cambiamento.. la scena piu’ bella per me fu quella in cui Olga (Margherita Buy) sta al parco, persa nei suoi pensieri, ossessionata per il tradimento e l’abbandono del marito, dimentica per qualche istante i suoi figli. Loro giocano spensierati ma lei per un attimo crede di averli persi. Li ritrova e gli molla uno schiaffo per via della sua angoscia e del suo dolore. Nell attimo che segue si rende conto del suo sbaglio e gli abbraccia chiedendogli scusa. I bambini che il momento prima stanno esterefatti e amareggiati dal comportamento della mamma l’abbracciano con tutto l’affetto infantile e dimenticano tutto. Chiunque abbia figli puo capire il momento – anche senza abbandono del coniuge – sei fuori di te e te la prendi in modo eccessivo con i bambini, poi ti rendi conto che hai esagerato e che loro sono la cosa piu preziosa che hai al mondo e li abbracci come se non ci fosse un domani. per mei giorni dell’abbandono sono un capolavoro perche tramite una storia esagerata riescono a parlare della follia di tutti i giorni.